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4.Da Maiori ad Erchie

Maiori – Santuario dell’Avvocata -Vallone San Nicola -Erchie

Durata : 8,2 km

Tempo di Percorrenza : 6h 30′

Percorso – Ben 840 metri di dislivello e oltre 9 chilometri da percorrere rendono questo percorso impegnativo. Nessuna difficoltà tecnica ma buon allenamento.
Logistica – Con i mezzi pubblici: con traghetto o autobus da Salerno fino a Maiori, e rientro da Erchie con autobus. Con una sola automobile: lasciare l’auto al punto di arrivo e proseguire con bus fino a Maiori oppure arrivare fino a Maiori e ritornarvi con l’autobus da Erchie. Con due automobili: lasciare la prima auto all’arrivo e proseguire con la seconda fino a Maiori.
Servizi e Ristoro – Bar e ristoranti a Maiori ed Erchie; alcune fontanelle nel tratto tra Maiori e il santuario.


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Partenza dal lungomare di Maiori all’altezza dell’obelisco di Santa Maria a Mare, in prossimità della foce del fiume Rheginna Major.
Si risale il Corso Rheginna per circa 200 metri fino a via Casa Mannini, sulla destra. Nell’ultimo tratto della via si vedono i ruderi del Baluardo di San Sebastiano, l’antica cinta difensiva di Maiori. Dopo aver attraversato via Nuova Chiunzi, si imbocca sul lato opposto via de Jusola e, superati due antichi crocefissi lignei, si volta a destra in via Addolorata. Dopo 50 metri, in prossimità di una fontanella, si sale a sinistra percorrendo via Grade dei Pezzi. Sulla destra si nota una lapide dedicata all’antica comunità ebraica di Maiori.
Si procede senza deviare, fino ad abbandonare l’abitato, seguendo il tracciato principale formato prevalentemente da gradoni.
Il percorso diventa per un tratto pianeggiante e, lasciata a destra una casa isolata rosa e bianca con una caratterizzante finestra circolare, riprende a salire fino a superare il crinale in prossimità di una casa sulla sinistra. Pochi metri dopo si giunge ad una biforcazione dove si prende a sinistra l’ampia scalinata (verso destra prosegue la passeggiata n. 5 in direzione della Badia di Santa Maria de Olearia).
Attraverso terrazzamenti coltivati, si continua a salire passando in prossimità di una casina dipinta di rosso, si guada un piccolo corso d’acqua e, poco dopo, si giunge in una radura con il rudere di Santa Maria de Stellis o Santa Marina, antica fattoria del convento. Alle spalle del rudere, seguendo il sentiero più battuto, dopo una decina di minuti, si aggira una calcara e si raggiunge una fonte, l’ ““Acqua ‘o Castagne” (la fonte del castagno); guardando la fonte si prende a destra e, dopo una ventina di minuti, ad un bivio si prende decisamente a sinistra. Una serie di marcature segnano il percorso che comunque è ben individuabile.
Si passa alla base di una parete rocciosa e, in fondo, riprende la salita verso il santuario, lasciando sulla sinistra la “Grotta delle Soppressate” (grotta dei salami). Dal santuario, come già detto per i percorsi 2 e 3, le vie per ritornare nelle zone abitate sono più di una. Questo percorso prevede la discesa verso Erchie. Vale quanto detto per la passeggiata precedente ma, per comodità del lettore, la descrizione viene ripetuta. Uscendo dal cancello dell’area del santuario, si segue il muro verso destra e, dopo qualche metro, si imbocca un accenno di sentiero a sinistra che tra la vegetazione scende lungo il fianco del sovrastante Monte dell’Avvocata. Successivamente, un tratto di sentiero attraversa un boschetto per poi addentrarsi in un felceto. Si supera un rudere e poco dopo si giunge a un bivio. A destra inizia una via alternativa per tornare verso Maiori ma si prosegue diritto per costeggiare la montagna scendendo progressivamente fino al crinale. Da qui mantenere la via non è semplice. La natura del terreno consente alle acque di ruscellamento di formare molti veri e propri falsi sentieri. Ponendo attenzione e tenendo conto che bisogna scendere lentamente verso valle con un ampia curva verso sinistra si procede in lieve pendenza perdendo quota gradualmente. In un modo o nell’altro si arriva al sentiero che porta in direzione del torrentello fino a confluire in una netta pista che risale la vallata. Qui si gira decisamente a destra e si segue il sentiero. Dopo cinque minuti si incontra una deviazione verso sinistra (marcata con segni gialli, porta al guado del sentiero n. 3 per proseguire fino a Cetara). Si ignora la deviazione e si prosegue in direzione del mare. Superato un gruppo di fabbricati mai completati si giunge alla strada costiera. Nelle immediate vicinanze fermano gli autobus di linea. Verso sinistra in poco tempo si raggiunge la frazione di Erchie.

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