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1. Le frazioni di Vietri sul Mare

Marina di Vietri – Benincasa – Dragonea – Iaconti -Albori – Marina di Vietri

Durata: 5,0 km

Tempo di percorrenza: 4h 00′

Percorso – Passeggiata alla scoperta della tipologia degli insediamenti presenti sul territorio. Successione di piccoli centri abitati, coltivazioni tipiche della Costiera e attività artigianali locali.
Luoghi notevoli – Il graziosissimo borgo di Albori coi suoi labirinti di scale. Possibile deviazione da Raito verso il Museo della Ceramica nella torre annessa a Villa Guariglia.
Logistica – Partenza e arrivo coincidono. Ampia disponibilità di parcheggi a Marina di Vietri. Possibile impiego delle autolinee CSTP per Vietri e da Vietri alla frazione di Marina.
Punti di ristoro – Bar nelle varie frazioni toccate dal percorso. Ristoranti e piccola gastronomia sia a Vietri che nella frazione di Marina.
Souvenir e acquisti – Le ceramiche di Vietri
(prima di decidere visitatele tutte!) Se l’ampia scelta non confonde le idee, ne vale la pena.

La prima passeggiata, più che un’escursione nella natura, è una presa di contatto con l’insediamento umano nel territorio della Costiera Amalfi tana. In quattro ore circa si attraversa un vero e proprio campionario delle soluzioni abitative (dal vecchio fabbricato con i solai a volta o a cupola alle “moderne” deturpanti case a schiera), delle coltivazioni (dall’orticello minimale, quasi immancabile sul retro di ogni casa, ai terrazzamenti per gli agrumi o per gli olivi) e delle piccole attività economiche (prima fra tutte la produzione di ceramiche).
La passeggiata prende il via dal tratto centrale del lungomare di Marina, nei pressi della torre aragonese, una delle molte edificate lungo la costa durante la dominazione angioina e perfezionate dagli aragonesi per contrastare l’attività delle navi corsare provenienti dai porti del mondo musulmano. Con le spalle al mare, a sinistra della torre, si individua un passaggio che attraversa la cortina di palazzi e, lungo una gradinata, porta alla chiesa di San Francesco di Paola. Qui si volta prima a destra e poi a sinistra, seguendo la rampa di scale. Superato un ponticello si prosegue a sinistra, sempre in salita, fino ad incrociare la strada stata le in prossimità di una rivendita di ceramiche. Attraversata la strada, la scalinata prosegue fino alla rotabile per Raito dove, pochi metri sulla destra, un’altra rampa conduce alla frazione di Benincasa. Al termine della rampa, si percorre la strada per pochi metri in discesa, per riprendere la scala che sale sulla destra fra le antiche case della frazione, fino alla chiesa della Madonna delle Grazie.


Si prosegue verso la frazione di Dragonea, attraversata la quale, si prende la prima salita a sinistra (via laconti) diretti verso la frazione di laconti. Al primo incrocio si prosegue diritto mentre al secondo si prende a sinistra. Lasciando sulla destra la chiesa, si abbandona la strada e, attraversato il sottopasso di un palazzo, si prosegue lungo la pedonale che, nei pressi di un arco-cancello, si trasforma in mulattiera.
Dopo una quindicina di minuti si supera una cappella visibile sul lato destro della via e comincia la parte più panoramica del percorso. La vista spazia sul Golfo di Salerno e, nelle giornate con maggiore visibilità, il panorama offre un bel colpo d’occhio fino a Punta Licosa, estremo meridionale dell’insenatura. Dopo duecento metri circa s’incontra un’antica casa padronale che precede di poche decine di metri un bivio.
Prima di deviare a sinistra è opportuno proseguire per una visita alla frazione di Albori, raggiungibile in dieci minuti circa. Il borgo è arroccato intorno alla chiesa di Santa Margherita d’Antiochia.
Tornati al bivio si prende a destra e si imbocca una via delimitata da muretti su entrambi i lati, che porta fino all’abitato di Raito. Qui, una deviazione di dieci minuti permette di raggiungere il Museo della Ceramica nella torre del parco di Villa Guariglia. Ritornando nella frazione si raggiunge la Chiesa della Madonna delle Grazie. All’interno: una pala cinquecentesca raffigurante la Madonna delle Grazie, una statua lignea della Madonna opera di Verzillo, e il Monte dei Marinai, una cappella affrescata dal Solimena. Si attraversa il sagrato per scendere altre scale.
Alla fine della rampa si volta a sinistra fino al punto in cui confluiscono più vie. La scalinata scende fino alla strada costiera. Si attraversa la strada e si prende, sull’altro lato della rotabile la stradina che, passando davanti alla suggestiva chiesetta della Madonna dell’Arco, riporta a Marina.

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