Vai al contenuto

17.Da Praiano alle Grotte di Santa Barbara

”Sentiero di Barbanera ” – ”Sentiero delle Agavi in Fiore”

Durata: 6,7 km

Tempo di percorrenza: 3h 30′

Percorso – Nessuna difficoltà particolare. Dislivello non eccessivo e percorso agevole. Solo nella deviazione per le grotte, facoltativa, a causa del fondo instabile si raccomanda massima prudenza.

Avvicinamento – partenza e arrivo dalla chiesa di San Luca a Praiano con buone possibilità di parcheggio lungo la strada di avvicinamento e alcune sue deviazioni.

Logistica – Arrivo e partenza da Praiano, raggiungibile sia da Salerno/Amalfi che da Napoli/Sorrento/Positano sia in macchina che con mezzi pubblici.

Punti di ristoro – Bar e ristoranti a Praiano. La deviazione citata nel testo, permette di raggiungere, a meta percorso, la frazione di Bomerano ugualmente fornita di bar, trattorie e ristoranti.

La chiesa di Praiano, dedicata a San Luca, è facilmente raggiungibile. Si passa a destra dell’edificio per prendere la scala che sale a sinistra. Al termine dalla scala si prosegue a destra. Superata una confluenza con la strada, la via conduce verso l’entroterra. Poco più avanti, arrivati ad una biforcazione, si tralasciala discesa a destra e si continua in leggera salita. Percorso meno di un chilometro ci si trova al disotto di una casa abbandonata. Qui la scalinata che sale a sinistra porta verso la parte più alta della passeggiata. Giunti all’impluvio, un corso d’acqua asciutto in estate, si passa sul versante orientale della vallata e, dopo alcune rampe di scale, si raggiunge un bivio.

Per avvicinarsi alle grotte si sale a sinistra e, poco dopo, si prende a destra (continuando a sinistra in una ventina di minuti si arriva a Bomerano, frazione di Agerola).

Prima della Grotta di Santa Barbara c’è un altro piccolo anfratto: la Grotta dei Drappi. Se si è muniti di torcia ci si può entrare per ammirarne le singolari conformazioni geologiche. Le ampie cavità delle grotte di Santa Barbara, in passato, hanno dato ricovero a popolazioni locali, a pastori e a briganti che, si narra, attraverso passaggi sotterranei potevano arrivare fino all’abitato di Bomerano. I più audaci, con un minimo di arrampicata possono addentrarsi nelle cavità più profonde ed eventualmente raggiungere, sulla destra, all’esterno, anche i ruderi di una chiesetta che conserva resti di affreschi. Tornando alla deviazione si continua a sinistra per seguire una pista più ampia che porta in direzione di Furore. Più avanti, in coincidenza con una piccola sella, s’incontra una diramazione che sale verso sinistra. La si ignora e si continua diritto fino alla strada carrabile, nel punto in cui questa termina con un area di parcheggio. In basso a destra, una breve devia-zione conduce alla chiesetta di Sant’Alfonso. Dal piazzale del parcheggio si segue la rotabile fino ad un caseggiato.

Qui la via si innesta nella strada che scende verso Amalfi. Si supera il tornante sulla destra e si prendono le scale che portano in basso. Si incrocia una pedonale e si continua a scendere fino alla successiva strada nella frazione di Sant’Elia Vale quanto detto per la passeggiata precedente, sia per una possibile visita della chiesa che per la prosecuzione del percorso, fino al punto in cui si incontrano le prime case di Praiano dove, invece discendere a sinistra, verso Marina di Praia, si continua a destra, in direzione di Praiano. Ignorando un successivo raccordo (a sinistra) con la rotabile, si segue il tratto pedonale fino alla chiesa di San Luca.

Rispondi