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20. Punta Campanella (100 m)

Da Monte San Constanzo alla punta della penisola Sorrentina manca poco più di 3km. Si attraversa la Pineta di San Constanzo, sotto la vetta di Monte Santa Croce iniziando la lunga discesa verso Punta Campanella.

Quest’ultimo tratto prende il nome di Pezzalonga, sulla sinistra potremo ammirare la Baia di Jeranto dove possiamo identificare la ben conservata Torre di Montalto e i tre pizzi Punta Penna, Montalto e Mortella che sembrano molto simili alla forma di un rapace e da cui potrebbe derivare il nome della baia (jerax – rapace). A questo punto ci troviamo all’inizio del sentiero più suggestivo e selvaggio che presenta dei piccoli tratti esposti e scivolosi per la presenza di rocce molto levigate e polverose, pertanto raccomandiamo la massima attenzione in questo tratto data anche la difficoltà di percorrerlo in notturna. 

Al termine il sentiero Pezzaloga si innesta sull’antica via Minerva che imboccheremo a sinistra per un breve tratto per poi giungere a Punta Campanella.

L’escursione a Punta Campanella è un salto totale nel passato. Ti ritrovi a camminare su un sentiero lastricato di ciottoli, che risale agli antichi romani. Il sentiero che andrai a percorrere, infatti, era una volta la strada Minerva, che portava i romani all’estremità della penisola sorrentina dove un tempo c’era un tempio greco dedicato ad Atena e che i romani consacrarono a Minerva. Lungo il percorso sarai accompagnato dalla vista sbalorditiva dell’isola di Capri nel mezzo del Mar Tirreno. Una volta arrivato alla punta della penisola, vedrai un moderno faro accanto a una torre di guardia saracena abbandonata denominata Campanella, che da il nome alla punta.

A punta Campanella ci sono due luoghi di incredibile interesse. Prima di iniziare la scalinata verso la torre è presente un bivio segnato da un omino di pieta dove inizia una scalinata, un pò malandata tra le rocce che conduce all‘antico approdo alla grotta di Minerva. Per chi soffre di vertigini o non è esperto nei percorsi attrezzati (EEA) si consiglia di non scendere o essere molto cauti, perché per la discesa è necessario utilizzare funi e scalette di fortuna. Giunti all’antico molo se si è molto attenti lungo la parete sulla destra della discesa è presente un’antica scritta osca che testimonia il valore archeologico del luogo.

Altro punto interessante è il molo di attracco del faro. Giunti al grande piazzale della torre sulla destra è presente una piccola scala che porta fino giù al livello del mare dove si può vedere una stupenda vista.

2 commenti su “20. Punta Campanella (100 m)”

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